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Immagine del redattoreRoberto Maria Sassone

La Libertà ha un prezzo

Aggiornamento: 29 ott 2020




Se scegliamo la libertà, c'è un prezzo da pagare che è incontrare la resistenza di tutti coloro che non la vogliono. La libertà fa paura perché comporta una piena responsabilità di se stessi e contemporaneamente comporta la chiara visione di ogni ostacolo che è stato costruito con astuzia dialettica da coloro che hanno tutto l'interesse di reprimerla. La libertà è scomoda perché è una sfida al Potere. La storia ce lo insegna continuamente, ma la maggior parte di noi nega ogni evidenza. Nei secoli ogni repressione viene giustificata in nome della fede, della scienza e del nostro benessere. Il succo è che qualcuno decide per noi cosa sia meglio credere, pensare e fare. Ormai è chiaro che molti vogliono solo sentirsi al sicuro prendendo per buone le menzogne raccontate dalle oligarchie, anche quando sono smentite ogni giorno di più da altri esponenti della scienza. In quesi due secoli si è perso il valore naturale della vita in favore di un valore artificiale che si chiama "benessere". Il benessere si traduce in "assicurami una mangiatoia piena ed io ti sarò grato", "Consentimi di continuare a consumare in santa pace e seguirò le regole che mi imponi". Il modello degli allevamenti intensivi di animali è stato poco per volta applicato anche a noi, ma con un processo graduale e con suggestioni accattivanti, tanto da far sì che la maggior parte di individui non se ne accorgessero. Per coloro che hanno preso coscienza di questa trappola diviene fondamentale ampliare il contatto con la propria Matrice interiore che è potente e libera. Dobbiamo accelerare il processo di transizione ad una Nuova Umanità che risponde ad altri Valori etici e che è collegata allo spazio della Coscienza interiore che non conosce separazioni e sente l'Unità del Vivente. Anche questo disastro fa parte del percorso e non dobbiamo rifiutarlo con metodi che continuano ad appartenere alla logica dell'ignoranza e della violenza, ma dobbiamo integrarlo come espressione di un processo di trasformazione in atto. L'odio non può assolutamente funzionare. L'azione da compiere con se stessi è la disidentificazione da questo incubo preconfezionato, senza però ignorarlo, ma comprendendone le regole ed i meccanismi di funzionamento. Per essere efficaci nell'affrontare un tumore bisogna studiarlo attentamente, senza sottovalutarlo. Dobbiamo inserirlo nella nostra coscienza con sguardo lucido. Il rimedio non è la fuga dalla realtà che non ci corrisponde, ma la capacità di essere immersi in essa con una frequenza più alta. Il Guerriero sa che si può cadere sul campo di battaglia e non lo teme perché è mosso da nobili ideali eroici e vive la morte come evento naturale che prima o poi ci coglie tutti. Non si può vivere al riparo dalla vita. È un controsenso. Il regno dell'ignoranza ci ha plasmati ad amare esclusivamente la forma e a prolungare una ridicola giovinezza apparente, agendo sui corpi con interventi estetici che sono disgustosi e che fanno sembrare alcune persone delle caricature e delle maschere animate. Ma chi torna al regno della sostanza e dell'essenza è salvo perché recupera la sua dignità umana e la vera immortalità sublime della scintilla divina che rende nobile vivere sulla Terra e che infonde Bellezza anche alla nostra forma mortale.


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