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IL PENSIERO FEMMINILE


La qualità fondamentale della Madre Terra è la sua capacità di dare forma ad innumerevoli manifestazioni della vita su molteplici ottave di esistenza. La Terra crea continuamente e sembra che non ci sia limite alla sua immaginazione.

Il suo modo di generare non segue un processo lineare, ma si esprime nella modalità dell’artista che dà forma alla sua intuizione.

L’intuizione è la qualità umana che avvicina l’individuo alla vastità dell’Essere ed è caratterizzata dalla sua capacità di saltare i passaggi logici per giungere ad una visione sintetica che abbraccia la complessità.

Per consentire all’intuizione di avere libero slancio bisogna non essere imprigionati dal pensiero meccanico che a sua volta è la conseguenza di un biosistema che ha irrigidito la sua pulsazione vitale, che la tiene sotto controllo, che ne ha paura.

Wilhelm Reich diceva che solo chi è a contatto con la percezione della vita può sviluppare un pensiero funzionale, ovvero un modo di pensare-sentire che si radica sulla natura biologica che costituisce il substrato del Vivente. In questa affermazione è chiarissimo: “Ciò che è vivente incominciò a degenerare, estraniandosi dalla natura” (Reich, Etere Dio e Diavolo).

Il pensiero funzionale è quindi intuitivo, è pensiero olistico e circolare che coglie immediatamente il collegamento tra vari elementi.

La Donna è certamente capace di generare come la Terra e la sua stessa biologia non può che determinare la caratteristica del suo pensiero. Non dobbiamo infatti mai dimenticare che ogni funzione dell’essere umano è radicata al suo Bios.

La Donna biologicamente accoglie il seme dell’uomo e lo fa fiorire. Il pensiero femminile è quindi “accogliente”. L’uomo ha invece un pensiero “penetrante”, è un esploratore; il suo pensiero è caratterizzato dalla qualità analitica. Il suo corpo è diverso dalla donna proprio nella funzione sessuale che è quella più concernente la Vita.

Ha senso quindi parlare di un pensiero maschile e di un pensiero femminile.

Ma a questo punto ritengo che sia necessario fare delle precisazioni per non cadere nella creazione di schemi rigidi e nella banalizzazione di stereotipi. Ogni uomo ha in sé un’energia femminile ed ogni donna ha in sé un’energia maschile e ciò trova riscontro nei due emisferi cerebrali, distinti ma connessi. Ciò consente all’uomo e alla donna di comprendersi e d’interagire, altrimenti saremmo due mondi separati, e consente ad ogni individuo, donna o uomo che sia, di integrare all’interno di sé il pensiero analitico e sintetico, logico e intuitivo.

Tutto ciò però sarebbe possibile in una società che prosperi su principi naturali perché mette in primo piano lo sviluppo del pieno potenziale umano. Stiamo parlando per adesso di un’utopia.

Ma la nostra società produce donne e uomini appestati e corazzati, che hanno perso il contatto con la Natura.

Di fatto possiamo dire che esiste attualmente un pensiero maschile disfunzionale ed un pensiero femminile disfunzionale che potrei chiamare, prendendo a prestito vecchi termini della psicologia, pensiero fallico e pensiero isterico. Il pensiero fallico è caratterizzato dal potere e quello isterico dalla rinuncia alla potenza. Il pensiero fallico è quello delle regole rigide e meccaniche e il pensiero isterico è quello del disordine e della confusione.

Le cose si complicano quando è l’uomo a manifestare il pensiero isterico e la donna il pensiero fallico. Poiché il pensiero fallocratico è dominante abbiamo ormai osservato che in taluni casi nelle donne, seguendo la loro spinta sacrosanta all’emancipazione ed alla conquista dei loro diritti, si è formata la tendenza a imitare il modello maschile autoritario, proprio quel modello che ci ha condotto al disastro.

Ma la Donna si sta risvegliando una seconda volta e sta ritrovando la consapevolezza che la sua Forza risieda proprio nella sua natura, nel ritorno all’archetipo della Dea, nel recupero della sua Potenza femminile.

Da qui nasce il pensiero femminile funzionale che è caratterizzato dalla connessione, dalla cooperazione, dalla creatività, dalla capacità di cogliere l’insieme dei problemi. Il pensiero femminile è un pensiero sistemico.

Né bisogna cadere nell’errore che questo pensiero manchi di aggressività. L’aggressività femminile è stupenda, è l’aggressività della madre che protegge la prole e che, in una dimensione più globale, protegge la Terra perché si sente parte di essa proprio attraverso il suo principio creatore. Non bisogna mai confondere il pensiero aggressivo con quello violento. Il primo è a favore della vita, il secondo è contro di essa.

Ogni essere umano consapevole ha la possibilità di integrare il pensiero maschile e femminile all’interno di sé; la Donna ha un pensiero preminentemente YIN che dà anche al pensiero YANG una sfumatura YIN e l’Uomo ha un pensiero preminentemente YANG che dà anche al pensiero YIN una sfumatura YANG.

Ritengo che solo il pensiero femminile possa salvarci in quest’epoca per le ragioni che ho espresso prima.

Prendendo spunto da un intenso e lucido discorso di Rossana Becarelli, ricordiamo che Eva ha infranto la legge del Padre severo e “corrucciato” come lei lo definisce. È Eva a trasgredire ovvero ad andare oltre. Eva va oltre il divieto e propone ad Adamo di mangiare la mela che consentirà all’essere umano di acquistare la Conoscenza e la libertà di scegliere. Il serpente è un archetipo universale che, libero da interpretazioni religiose, non è il demonio tentatore, ma è il serpente della Conoscenza, è il serpente arrotolato alla base della colonna vertebrale, pronto ad ergersi nel flusso della Kundalini fino alla sommità del capo ed oltre. Il serpente simbolizza lo sviluppo dell’essere umano verso la più alta coscienza.

In una società patriarcale la trasgressione della Donna è sempre più coraggiosa. L’uomo è quasi autorizzato alla trasgressione, ma la donna deve andare incontro a resistenze fortissime della società.

Pensiamo a figure come Maria Maddalena, Giovanna d’Arco, Santa Chiara, Santa Teresa d’Avila, Anna Bolena, Grace O’Malley, Rosa Parks, Madre Teresa di Calcutta, Marie Curie e potrei continuare,

per arrivare a Mirra Alfassa, che Sri Aurobindo chiamava la Madre, che stranamente è poco conosciuta, pur essendo, a mio avviso, la massima espressione del pensiero femminile.

Mère è il più grande esempio di trasgressione del femminile, perché tutta la sua vita è stata orientata alla Verità e di conseguenza alla rottura di ogni schema e convenzione sociale. Mère nasce a Parigi il 21 febbraio 1878 e lascia il corpo il 17 novembre 1973 a Pondichery, Tamil Nadu.

Sri Aurobindo così si esprime sul suo conto: “Senza di lei la mia opera non sarebbe stata possibile”. Sri Aurobindo aveva raggiunto un livello di coscienza ancora più integrale del samadhi, la Coscienza supermentale, e cercava di attivarla sul piano della Terra per far fare all’essere umano un ulteriore salto di ottava.

Egli diceva: “La tradizione spirituale ha sempre considerato il corpo un ostacolo, incapace di spiritualizzarsi e di trasformarsi. Se il nostro fine è la trasformazione dell’essere, deve farne parte anche la trasformazione del corpo.; senza di che nessuna vita divina sarà mai possibile sulla Terra.”

Ma si rese conto che il suo corpo non era idoneo a questo processo di trasformazione. In un celebre dialogo tra con Mère le disse: “Il vostro corpo è migliore del mio, voi potete subire la trasformazione meglio di me. Il vostro corpo è indispensabile per il lavoro. Senza il vostro corpo il Lavoro non può essere fatto”.

Mère a ottanta anni, si rimette all’opera, cancellando ogni regola spirituale e materiale, addentrandosi intrepida in una nuova selva da esplorare. Potenti sono le sue parole rivolte ai bambini: “Posso dirvi che per il semplice fatto di vivere sulla Terra in questo momento – che voi ne siate coscienti o no, persino che voi lo vogliate o no – assorbite con l’aria che respirate la nuova sostanza sovramentale che sta espandendosi nella coscienza terrestre (…) Saremo costretti a constatare che non c’è assolutamente niente d’impossibile; non solo, ma che ciò chiamiamo logico non è assolutamente vero. Potete capire che se grazie alla vostra aspirazione o al vostro ATTEGGIAMENTO introducete un elemento superiore, un elemento nuovo (sovramentale) potete in un attimo cambiare la natura (di una cosa o situazione), per cui tutte queste pretese leggi, necessarie e ineluttabili, diventano delle assurdità.

Queste parole sono ancora più appropriate e attuali, in questa fase di rottura del paradigma patriarcale, in cui deve prendere piede ed espandersi la dimensione integrale del pensiero femminile, non solo della donna, ma anche dell’uomo.

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