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Self Mindfulness: la Mindfulness secondo la mia esperienza

È un percorso, un metodo, un insegnamento, un punto di vista che si radica sull’idea del risveglio individuale alla piena consapevolezza di sé.

La linfa di questa possibile utopia scaturisce dalla Vipassana della tradizione Theravada e si integra in una fusione con la Mindfulness di Kabat-Zinn, con la Mindfulness Psicosomatica e con le vie di consapevolezza vedantine, sufi e gnostiche.

Questi ampi fiumi di coscienza che provengono da oriente ed occidente, come fili d’oro si diramano nella psicologia, nella bioenergetica, nella psicosomatica e nelle neuroscienze.

Nella Self Mindfulness confluisce tutta la mia esperienza, ricerca e passione, animata dall’aspirazione di offrire dei SEMI di consapevolezza che possano germogliare.

L’oceano originario che permea la Self Mindfulness è lo Yoga Integrale (Purna Yoga) di Sri Aurobindo e lo Yoga delle cellule di Mère che concimano la meravigliosa intuizione bioenergetica di Wilhelm Reich e la chiara visione del Maestro Buddha.

La Self Mindfulness è un percorso di trasformazione individuale in divenire con pratiche di consapevolezza, pratiche bioenergetiche e concetti di riferimento per orientarsi nel cammino.

La Self Mindfulness è un insegnamento teorico-pratico in cui la qualità richiesta è l'aspirazione autentica a sperimentare e il coraggio e l’umiltà di conoscersi veramente nelle proprie luci ed ombre, con un pizzico di umorismo e con un sorriso.




Il significato di Self Mindfulness™ è PIENA CONSAPEVOLEZZA DI SÉ che è la condizione indispensabile per rendere la vita una vera occasione di Crescita, di Conoscenza e di Bellezza.

Il VUOTO di cui parlano i buddhisti è uno STATO DI PIENEZZA in cui si ha esperienza di un centro di coscienza che non si identifica con nessuna forma e rappresentazione mentale. Questo centro lo chiamo Identità essenziale.

Esso corrisponde all’ESSERE PSICHICO di cui parla Sri Aurobindo e Mère nello Yoga Integrale. È conosciuto anche come Sé, Dymon, Purusha, Essenza, Anima, e nucleo di energia orgonica cosmica secondo Wilhelm Reich.

Il non-sé del Buddhismo (anatta) è il non-ego. Il vuoto di personalità è pieno di Identità, laddove per Identità intendo la chiara coscienza dell’esserci.

L’Identità essenziale si manifesta e si esprime attraverso la forma umana e la struttura del carattere.

Se la sessualità, che nella sua natura più essenziale è un’energia sacra, viene messa al servizio dell’Identità essenziale e non dell’ego, reca nella materia il principio dell’Amore. Per ottenere questa trasformazione deve essere svincolata dai bisogni, dagli attaccamenti e dagli inquinamenti dell’ego.

Gli Articoli: 

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