Credo che possa essere utile chiarire il mio pensiero sul tema dell'ego, argomento così dibattuto in questo periodo.
Naturalmente sottolineo che anche questa è una opinione, anche se dettata da una certa esperienza in materia e da una costante pratica.
Non si può e non si deve eliminare l'ego, ma è necessario trasformarlo e renderlo funzionale. L'ego non è il nemico da combattere, ma sono i vari condizionamenti educativi, culturali e collettivi a renderlo una prigione. È IL MECCANISMO DI IDENTIFICAZIONE CON QUESTI ASPETTI CHE CI RENDE INCOSCIENTI.
Ma disidentificarsi dall'ego disfunzionale è un lavoro molto difficile che non consente sconti.
Per tale motivo molte persone preferiscono illudersi di trovare scorciatoie nella propria ricerca di sé stessi, DISTORCENDO AD USO E CONSUMO DEL PROPRIO EGO DISFUNZIONALE GLI STESSI INSEGNAMENTI CHE DOVREBBERO AIUTARLE A SCIOGLIERLO.
L'ego funzionale invece è una risorsa attraverso la quale ogni individuo può manifestare le proprie qualità ed adoperare le esperienze della propria vita come lezioni di apprendimento.
Anche i Maestri hanno una loro personalità che li rende speciali, diversi, senza però che essa offuschi la loro essenza, il loro nucleo di coscienza. La personalità può essere una tavolozza di colori attraverso la quale dare una forma a ciò che siamo nel nostro centro più vero.
È un percorso arduo fatto di coraggio, costanza ed umiltà, ma quando si cominciano ad assaporare i primi frutti della consapevolezza si è certi che niente abbia un valore più grande.
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