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Immagine del redattoreRoberto Maria Sassone

La scienza della coscienza



I segni della grave malattia della nostra preziosa Terra sono ormai evidenti. È altresì evidente la sfacciata menzogna della politica che di fatto è al servizio del potere economico. La nostra intera civiltà è ad un bivio e c’è poco tempo per agire. Questo secolo sancirà la catastrofe oppure la più incredibile svolta evolutiva dell’umanità.

Che il processo di cambiamento del clima sia accelerato ormai nessuno può più nasconderlo e questo evento non può essere più rimandato perché continuerà il suo corso a dispetto di qualsiasi superpotere economico. I trucchetti politici e le manipolazioni ideologiche hanno funzionato con gli uomini, ma non funzionano con Gaia, la nostra Terra.

Credo che l’unica grande risorsa alla quale possiamo appellarci sia la Coscienza dell’Uomo. Solo un cambiamento di coscienza può salvare la nostra specie. È l’Uomo che funziona male e, appena ha un po’ di potere, lo mette al servizio del proprio narcisismo.

Non è quindi un problema di risorse, di strutture e di strategie. Le risorse ci sono già ed anche la tecnologia per saperle usare. La Terra potrebbe essere ancora salvata, ma manca la coscienza. Chi è al potere è completamente offuscato dal suo piccolo ego ed il sonno si è impadronito anche delle persone, ipnotizzate dai media sapientemente usati.

L’incoscienza regna sovrana, tranne in alcune frange trasversali, che appartengono ad ogni ceto sociale. Sono individui che vedono la trappola. Essi hanno una maggiore coscienza perché non sono del tutto identificati con la personalità che si nutre d’illusioni e di gratificazioni create dalla sofisticata scienza del consumismo. Essi stanno aumentando, anche se ancora sono pochi. Almeno credo.

Esiste però un fenomeno che un fisico saprebbe spiegare: più numerosi sono gli individui consapevoli dell’assurdità di questo sistema globale e più cresce e si diffonde, come un contagio positivo, la coscienza collettiva. La coscienza di ognuno di noi non è un fatto privato e separato, ma è un campo che si unisce agli altri campi, creando un’entità vasta, capace di produrre trasformazioni nel tessuto dell’umanità. Gli esseri umani sono in rete nel male ma anche nel bene, nell’involuzione ma anche nell’evoluzione. Chi ha esperienza di lavoro con i gruppi di qualsiasi tipo sa che esiste la coscienza di gruppo e riscontra puntualmente che il cambiamento di coscienza di qualche elemento del gruppo modifica la coscienza del gruppo nella sua totalità.

Questo è il punto da cui desidero partire per mettere in evidenza il tema della responsabilità individuale. Siamo arrivati secondo me ad un punto storico in cui sono i singoli individui a poter prendere in mano la situazione, ad avere voce in capitolo, perseguendo con tutto il loro ardore un’azione di verità, facendosi carico della loro trasformazione personale ed agendo nel loro ambito di competenza, anche se piccolo. Ogni uomo deve riacquistare il proprio potere personale che prende linfa dall’Amore che è la variabile imprescindibile.

Questo processo che viene chiamato ricerca spirituale preferisco chiamarlo ricerca interiore nell’ambito di una vera scienza della coscienza. Non si tratta infatti di improvvisare, di crearsi suggestioni di fuga da se stessi, di addomesticare il proprio sentire e renderlo falsamente quieto e silenzioso. Non è più il tempo di una spiritualità falsa che addormenta ancora di più tramite la negazione del valore della nostra sacra umanità. Non si tratta di diventare buoni e distaccati, assorbiti da un falso sé spirituale. Anche questo è un atteggiamento di presunzione, di orgoglio e di profondo egoismo. Tutti i grandi Santi, Mistici e Maestri sono stati dei veri rivoluzionari. Anche il Buddha lasciò la dimensione ascetica che lo allontanava dalla Vita e insegnò la Via di Mezzo. Non mi dilungherò oltre su questo argomento che ho approfondito nel mio libro Educazione alla Ricerca Interiore.

Ciò che invece mi preme dire è che la ricerca interiore deve mettere radici in una vera e propria scienza della coscienza di cui iniziamo a vedere il sorgere per merito di studiosi e ricercatori nel settore delle neuroscienze, della fisica quantistica, della psicologia olistica, negli studi sulla coscienza, nei processi neurofisiologici che avvengono nelle pratiche di meditazione, nell’introduzione della mindfulness, nelle sintesi tra psicoterapie e meditazione.

La meditazione o mindfulness viene ormai definita da molti ricercatori, psicologi e psichiatri PRATICA DI CONSAPEVOLEZZA. La mente non è più separata dal corpo, ma è considerata un fenomeno unitario che pervade tutto l’essere umano. L’intero organismo è permeato di coscienza in ogni cellula. L’Armonia nel continuo processo di trasformazione è alla base di ogni manifestazione della vita e nell’Uomo la consapevole percezione di essa si chiama Amore,

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