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Immagine del redattoreRoberto Maria Sassone

Manuale della nuova coscienza

Il nuovo hobby degli uomini spirituali è ottenere l’illuminazione.

Cosa sia l’illuminazione poco importa;

ormai è un comodo contenitore di tutte le illusioni che vogliono metterci dentro. E’ un titolo simile a quello di commendatore, facilmente fruibile; tant’è che negli ultimi anni sono in crescita coloro che amano fregiarsi di esso, facendosi chiamare maestri illuminati. Ciò che è più divertente è che sono in numero ancora maggiore i discepoli che attribuiscono questo titolo ai loro insegnanti. E’ comprensibile che li faccia sentire più orgogliosi seguire un maestro illuminato che non un semplice insegnante.

Ma chi saranno mai questi straordinari individui e cosa li renderà così luminosi? Ci sono dei cliché che vanno per la maggiore; volti che esprimono una profonda quiete, sguardo buono oppure penetrante, movimenti lenti, un lieve sorriso, espressione assorta e lontana. Quando poi li conosci, spesso ti accorgi che stanno peggio di te. Sono presuntuosi, falsamente umili, incatenati in situazioni sentimentali molto disturbate e sono preda di passioni. Qualcuno potrebbe dire che non c’è niente di strano. Invece c’è una stranezza: essi non sono minimamente consapevoli di questo teatrino della loro personalità.

Invece mi piacciono gli illuminati imperfetti e che sanno di esserlo, capaci di essere umani. Cristo si adirò parecchio nel tempio e fu preso dall’angoscia la notte della sua cattura. Le fragilità consapevoli di un maestro, di una guida e di un insegnante non li rendono incapaci di trasmettere qualcosa che abbia valore. Anzi, mi fido maggiormente di chi si fa vedere, invece di nascondersi dietro atteggiamenti. Lo considero un segno di autentica umiltà e quindi di coraggio, di spessore e di qualità interiore. Non mi turba per niente una guida che fuma (Sri Aurobindo fumava il sigaro) o mangia patatine fritte, né che si innamora, è triste e si arrabbia. Se poi fa sesso sono ancora più fiducioso. In una guida non cerco la perfezione (non so neanche cosa sia e non saprei riconoscerla), ma voglio la verità. Ognuno ha una sua idea di come debba essere e comportarsi un uomo perfetto! Probabilmente un tale individuo, se esistesse, sarebbe così diverso da ciò che immaginiamo che lo prenderemmo per un pazzo ed un estroso.

Le piccole progressive trasformazioni che avvengono in me mi portano a dire che il vero progetto dell’evoluzione è rendere gli uomini completamente umani. Lo stato attuale dell’uomo esprime invece il contrario. La conquista dell’umanità è la meta preziosa di noi poveri barbari. Soltanto quando saremo UMANI, raggiungeremo il primo stadio del Sacro perché è nell’umanità risvegliata che è contenuto il Divino.

Ho deciso di abolire la parola illuminazione. Invece il segreto è nella parola risveglio. L’individuo risvegliato è colui che si desta alla meccanica ignoranza della sua personalità. Scopre di aver scambiato per reale il suo sogno, di essersi illuso di vivere.

Anche nella parola spiritualità si annida l’illusione più sofisticata del nostro secolo: il sogno di stare percorrendo una via di risveglio e nel frattempo di continuare a dormire con la coscienza a posto. Confesso che quando sento che qualcuno sta seguendo un cammino spirituale entro nella diffidenza. In nome della spiritualità si sostengono talvolta posizioni ideologiche così idiote e puerili che mi stupisco di come i diretti interessati non se ne accorgano. Sono costretto a cancellare anche la parola spiritualità. Un tempo essa aveva un valore ed un significato per i pochi iniziati. La ricerca spirituale era di fatto la via del risveglio, la via della coscienza.

Anche l’iniziazione ha perso la sua sacralità. Essere iniziato significa solo (e non è poco) farsi piantare un seme che viene poi affidato alla nostra cura per farlo germogliare. Ma le iniziazioni sono ormai in vendita sul mercato a caro prezzo, in bella vista sugli scaffali del supermercato spirituale. Quasi tutti fanno una qualche forma di yoga e di meditazione; allo sguardo di coloro che si sentono eletti chi non pratica niente di tutto ciò è un poveraccio.

Ma qualcosa sta cambiando nell’aria. Si iniziano a sentire voci di alcuni dissidenti. La menzogna spirituale non è più così protetta.


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